Quando si parla di standard per il cablaggio vengono spesso citati i documenti TIA 568, ISO/IEC 11801, CENELEC 50173. Siccome questi standard coprono in buona sostanza gli stessi argomenti, mi piacerebbe sapere che differenze ci sono, quale di questi è meglio usare come riferimento nella fase di realizzazione e, soprattutto, quale mi conviene impostare nello strumento di test. La certificazione può ritenersi valida se riferita ad uno qualsiasi di questi standard?
Quanto lei afferma è sostanzialmente vero: i tre Standard sul cablaggio sono in larga misura sovrapposti e si occupano di specificare lo stesso tipo di caratteristiche fisiche ed architetturali per i medesimi scopi applicativi, ovvero sistemi di cablaggio strutturato per l’impiego nella più ampia varietà di ambienti, prendendo come riferimento gli uffici. Peraltro con gli anni sono stati affiancati da altri standard, più settoriali, che si preoccupano di definire i requisiti necessari per l’utilizzo del cablaggio in condizioni o ambienti particolari (OSP, Data Center, ambiente industriale, ecc.). E’ però altrettanto vero che, fin dall’inizio della loro storia, gli standard ANSI/TIA/EIA-568, ISO/IEC 11801 e CENELEC 50173 hanno mostrato anche alcune differenze. Innanzitutto lo standard americano è nato alcuni anni prima degli altri (nel 1991) e si è inizialmente diffuso come lo standard ‘de facto’; alla loro comparsa gli standard ISO/IEC 11801 (nel 1995) e poi CENELEC EN 50173, sceglievano una terminologia in buona parte differente per identificare gli stessi elementi definiti da TIA e inoltre, più importante nella sostanza, specificavano alcuni parametri relativi alle prestazioni con limiti diversi (e meno restrittivi) rispetto allo standard americano.
Questa situazione si è protratta per parecchi anni, attraverso i successivi emendamenti ed aggiornamenti di queste normative, fino al 2002. In quell’anno, con il rilascio della norma ANSI/TIA/EIA-568-B.2-1 che specifica la Categoria 6, ISO/IEC e CENELEC riallineano i loro standard con TIA e i tre standard, per la prima volta risultano sostanzialmente equivalenti. Con la successiva generazione di prestazioni del cablaggio, quella nata per il trasporto del 10GBase-T e oltre, ricompaiono però le divergenze. Infatti alla ANSI/TIA/EIA-568-B.2-10 che nel febbraio 2008 specifica le caratteristiche del canale e dei componenti in Categoria 6A fino a 500 MHz, si aggiunge la ISO/IEC 11801 2.1/2 che definisce il canale in Classe EA ed i componenti in Categoria 6A (attenzione alla differente notazione ‘A’ ed ‘A’ fra i due standard !) con rispettive caratteristiche sensibilmente più restrittive, questa volta da parte di ISO. CENELEC (e la nostra CEI) aggiorneranno i rispettivi standard allineandosi a ISO/IEC.
Figura 1 – Confronto fra gli standard ANSI/TIA/EIA-568-B.2-10 e ISO/IEC 11801 Ed.2-1/2.
Senza scendere nel dettaglio dei numeri (che peraltro sono disponibili nel testo delle normative, ma anche integrati nel software degli strumenti di test) credo con questo di aver risposto alla prima parte della domanda e creato i presupposti per rispondere alla seconda parte: è evidente da quanto detto che, tolto il periodo fra il 2002 ed il 2008, certificare un impianto secondo uno standard piuttosto che un altro non è mai stato equivalente, perché i limiti fisici di riferimento erano differenti. Oggi queste differenze continuano a valere per il cablaggio di Categoria 6A (o 6A) e quindi la scelta dello standard in fase di impostazione dello strumento, prima di avviare i test, dev’essere effettuata in primo luogo pensando al valore del risultato: in questo caso scegliere la strada più impervia, i limiti più severi, della Classe EA di ISO/IEC comporta la qualifica di un cablaggio migliore. Con questo non voglio dire che un impianto certificato secondo i parametri di TIA non sia più che adeguato alle esigenze attuali (10GBase-T incluso) e future, ma soltanto che avremo dei margini di prestazione leggermente maggiori se scegliamo ISO.
Ricordo in conclusione, a scanso di equivoci, che per quanto riguarda la Categoria 6/Classe E e la Categoria 5e/Classe D i tre standard TIA, ISO e CENELEC/CEI sono invece a tutt’oggi fra loro equivalenti sotto il profilo dei limiti di prestazioni, per cui la scelta di utilizzare l’uno piuttosto che l’altro si riduce prevalentemente agli aspetti formali.