Luglio 2021
EY INFRASTRUCTURE BAROMETER
Investimenti esteri: cresce la fiducia nel sistema infrastrutturale italiano, ma burocrazia e incertezza normativa ne frenano l’attrattività
La ripresa economica ed il rimbalzo del PIL italiano passano per le infrastrutture. La crisi pandemica ha colpito duramente il comparto dei trasporti ma non ha piegato la fiducia degli investitori, che anzi guardano con rinnovato interesse al mercato infrastrutturale italiano.
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Il 58% dei manager prevede di concludere nuovi accordi in Italia nei prossimi 12 mesi (in crescita, +11%, rispetto al 2020)
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Energy (36%), TMT (20%), Trasporto (19%) e Infrastrutture Sociali tra i settori trainanti nei prossimi mesi
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Tra le principali ragioni che spingono ad investire nel sistema infrastrutturale italiano: l’economia allargata dell’Eurozona (50%), il bisogno di colmare il gap infrastrutturale (46%), ma anche una buona reputazione in termini di qualità (20%)
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Tuttavia, permangono alcuni ostacoli per la competitività delle infrastrutture: i vincoli burocratici (76%) e l’incertezza politica e normativa (74%)
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L’Italia è in linea con la media UE per la qualità delle infrastrutture (e la percezione è migliorata rispetto al 2020, con i Trasporti che superano la media). Alcune preoccupazioni sul segmento TMT (banda larga e data center) che sta tuttavia catalizzando importanti investimenti privati
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Nonostante l’emergenza, il 55% degli investitori ha mantenuto intatte le proprie strategie pre-Covid. Tra i criteri prevalenti degli investitori figurano i criteri ESG (56%)